Riflessioni
VIVERE NEI DELIRI DEL TERZO MILLENNIO Benvenuti nel terzo millennio. Benvenuti tra il terreno bruciato dall'alta finanza. Benvenuti nell'epoca delle rivolte fiscali, delle rivolte e delle sottomissioni, dei disastri ambientali e delle guerra tra poveri. Benvenuti nel secolo delle guerre umanitarie e delle bombe intelligenti. Ma pensandoci bene, tutto questo è già successo e anche tante volte. Una sola cosa, forse, caraterizza veramente il nostro tempo. La mancanza di speranza. Il senso del vuoto verso il futuro. Verso la fine degli anni '70, i primi punk, apprendisti stregoni, annunciaron al mondo che gli anni a venire sarebbero stati "no future".
Creato da redface1963 il 15/01/2009E' da stupirsi per quanto sia idiota l'essere umano nel suo complesso. Ci è stato dato in gestione un pianeta intero, (non mi soffermo da chi, non lo so, forse solo dal destino, ma non è importante), meraviglioso e autosufficiente. Ci è stata data l'intelligenza per sopperire alla nostra evidenza carenza fisica (anche una formica è più forte di noi e ci batterebbe senza difficoltà a parità di "misure), eppure stiamo sperperando questi due incredibili patrimoni.
L'alternativa che abbiamo scelto è quella sottostante. Ma anche senza arrivare a tutto questo (e me lo auspico) il mondo oggi è, forse, già abbastanza compromesso.
Alcune riflessioni sulla crisi
Il panico dilaga, i suicidi si sprecano ed in più si aggiungono le catastrofi naturali girano il coltello nelle ferite aperte dell'economia e nella società. Aleggia sulla nostra società post industriale una sensazione di catastrofe imminente. Ma cosa sta succedendo veramente? A mio parere è un sistema economico impazzito e in metastasi dove l'unica cosa che veramente conta è il profitto. Se analizziamo la cosa da un punto di vista "scientifico" e cioè per quanto possibile distaccato, credo che il "vaso di Pandora" si sia aperto con la fine dell'Urss e cioè quando è venuto l'alternativa al capitalismo. La fine dell'Urss ha decretato il fallimento dell'alternativa al capitalismo lasciando il campo libero a questo in ogni sua decisione. Da quel momento in poi abbiamo avuto solo la guerra come risoluzione dei conflitti interni a singoli paesi, l'abbattimento delle barriere per quanto riguarda le merci e, poichè i popoli e i singoli seguono spesso la scia delle merci, gli spostamenti di massa di milioni di individui alla ricerca di una vita migliore. Spesso questa vita migliore viene cercata negli stessi paesi responsabili del deterioramento delle condizioni dei paesi di origine, poveri ma ricchi di materie prime. I vecchi "peccati" colonialisti si innestano sui nuovi; gli Usa, primo motore da un paio di secoli dell'economia mondiale sono sempre stati "poveri" da un punto di vista di materie prime e così vale, in linea di massima, per tutto l'occidente, ma questo non ha scoraggiato nessuno e le materie prime sono state prese dove si trovavano, ad ogni costo, con le buone o con le cattive. Ma il vero capolavoro è stato gestire queste "imprese" con la motivazione di "esportare" sempre qualcosa di buono, che si chiami civiltà o democrazia. Come ho detto nell'intestazione, niente di nuovo, comunque. Già i romani oltre duemila anni fa, giustificavano le loro conquiste e rapine con l'allargamento della cultura e civiltà romana oltre i confini dell'impero.
Menu
La sensazione del passaggio nel tempo è sempre stata per me molto viva, ed io sono attirato da essa come altri sono attirati dal vuoto e dall'acqua.
Chi può scrivere sul blog
Ho appena creato il mio blog.
Presto inserirò i messaggi. Torna in un altro momento. Ciao